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Guida per gli operatori scolastici - Diabete tipo 1

Il diabete tipo 1 è una patologia cronica ad eziologia sconosciuta. Insorge in particolar modo durante l’infanzia e in età adolescenziale, raramente in pazienti già adulti, e provoca negli individui affetti dalla patologia assenza totale di insulina.

Esordio
Generalmente è acuto.

Sintomi
Poliuria (aumento del quantitativo di urina), polidipsia (aumento della sete), polifagia (aumento del senso della fame), perdita del peso, nausea, vomito, debolezza muscolare, astenia, alterazioni della vista e infezioni genitali.
Può presentarsi anche con chetoacidosi diabetica (aumento di corpi chetonici). In questo caso il paziente può avere nausea, vomito, dolore addominale, alito con odore di frutta marcia, respirazione anomala, confusione mentale fino al coma.

Cura
Somministrazione di insulina. Può avvenire per auto somministrazione o mediante microinfusore.
Le dosi di insulina devono essere adeguate in base alla misurazione delle glicemie, con automonitoraggio o mediante un sensore impiantato a livello sottocutaneo. Questi ultimi sistemi (sensori) della glicemia e microinfusore di insulina, favoriscono l’approccio terapeutico grazie ad un algoritmo in grado di calcolare automaticamente il fabbisogno di insulina.

Eventuali complicanze da insulino-terapia
Uno stato di lieve ipoglicemia produce una sensazione di instabilità, debolezza e fame.
Nei casi più gravi si manifesta confusione e difficoltà di concentrazione fino ad arrivare alla perdita di coscienza.
Quando la glicemia è troppo bassa si può procedere, solitamente, con la somministrazione di zucchero.
Di solito il valore soglia è 70mg/dl (seguire sempre le indicazioni del medico curante).

Regola del 15
L’ipoglicemia va corretta assumendo 15 g di carboidrati semplici, pari a tre cucchiaini di zucchero/bustine/zollette in grani o sciolte in acqua, o 125 ml (pari a mezzo bicchiere di plastica) di una bibita zuccherata o di un succo di frutta.
Controllare nuovamente la glicemia e ripetere l’assunzione indicata al punto precedente sino a che la glicemia non risulti superiore a 100.

NB: la correzione può essere solo momentanea, pertanto la glicemia deve essere controllata ogni 15 minuti fino al riscontro di due valori normali, in assenza di ulteriore trattamento.
Si consiglia, dopo la somministrazione di zucchero, di far mangiare un carboidrato complesso come fetta biscottata, grissini, biscotto ecc. per stabilizzare la glicemia ed evitare che torni a scendere.
Le bevande zuccherate vanno somministrate solo a pazienti coscienti. Per pazienti incoscienti ci sono altre metodiche terapeutiche (indicate sempre dai medici curanti).

Chiamare sempre il 112/118 e avvertire la famiglia.

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