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Guida per gli operatori scolastici - Allergie

Le allergie possono manifestarsi con sintomatologie diverse e con grado di intensità molto variabile, anche nello stesso soggetto. Possono presentarsi reazioni di lieve entità, con sintomatologia blanda, e/o reazioni più gravi, con sintomi importanti fino allo shock anafilattico. La sintomatologia varia a seconda della modalità di esposizione, del tipo di allergene ed allo stato immunitario del soggetto allergico e più frequentemente si manifesta con rinite, congiuntivite, asma, dermatite da contatto, orticaria, e/o angioedema, disturbi gastroenterici, come nausea, vomito, diarrea e malessere generale, ma può comportare nei casi più gravi ipotensione, perdita di coscienza, shock anafilattico.

Lo stato allergico può comportare difficoltà nella vita quotidiana tanto per il paziente che per le persone che lo circondano, ed il manifestarsi di alcune sintomatologie, se non si è preparati a farvi fronte, può generare paura e senso di impotenza anche in chi assiste a certe reazioni.
Un buon addestramento migliora la vita del paziente e delle persone che gli sono intorno, e acquisire consapevolezza riguardo al problema e saper cosa fare è l’obiettivo di tutti gli attori coinvolti.
La situazione che maggiormente spaventa ed è più difficile da gestire è lo shock anafilattico, rispetto alla comune e più semplice crisi allergica, gestibile con antistaminici, cortisonici e/o broncodilatatori.
I sintomi allergici più comuni, nel 90% dei casi, sono cutanei e delle mucose, seguiti per frequenza da quelli che coinvolgono il sistema respiratorio, per terminare con quelli del sistema vascolare, fortunatamente più rari e spesso più gravi. L’allergia può manifestarsi anche con sintomi gastroenterici (nausea, vomito, diarrea, crampi addominali).

Tipici segni di allarme
Bruciore, calore, prurito sopra e sotto la lingua e in gola, prurito su palmo delle mani e pianta dei piedi, gonfiore, difficoltà respiratorie, tosse secca insistente, crampi, malessere generale, nausea e vomito.

Esordio shock anafilattico
L’esordio acuto della reazione, di solito in soggetti che sono già stati esposti ripetutamente all’allergene o in soggetti particolarmente sensibili, può comportare una sintomatologia ingravescente che evolve in un tempo variabile da pochi minuti a qualche ora dal contatto con la sostanza a cui si è allergici.
Ci può essere il coinvolgimento di più apparati, ovvero cute mucose (orticaria, prurito, vampate).
Associati a questi sintomi si possono manifestare gonfiore delle labbra, lingua, ugola, con compromissione respiratoria (dispnea, respiro sibilante, broncospasmo, ipossia) pressione arteriosa ridotta, perdita di coscienza.

Sostanze che possono più comunemente causare shock anafilattico
Veleno di ape e vespa, alimenti come frutta secca a guscio (arachidi, noce, nocciola) e alcuni tipi di frutta (fragole), soia, crostacei, molluschi, pesce latte e uova. Lattice e frutta correlata: banana, avocado, kiwi, castagna. Farmaci come antibiotici e/o antinfiammatori. Sostanze utilizzate per l’anestesia e mezzi di contrasto.
Qualche volta la reazione si può innescare con la presenza di un cofattore, quale esercizio fisico, umidità, stress, infezioni, farmaci antiinfiammatori non steroidei e utilizzo di alcol.

Cosa fare in caso di shock anafilattico
Chiedere immediatamente un intervento medico, chiamando il 112/118.
Inoltre, se ci troviamo in situazione di emergenza a scuola, mettere in sicurezza il paziente, attuare tutte le procedure e indicazioni farmacologiche di emergenza ricevute dalla ASL con la formazione scuola su indicazione del Medico di Medicina Generale (MMG) o del Pediatra di Libera Scelta (PLS), ed allertare i genitori.

In attesa dei soccorsi rimuovere o allontanare, se possibile, il fattore scatenante; in presenza di stress respiratorio, la persona può stare seduta con le gambe un pochino sollevate.
In alternativa, se il paziente è cosciente può stare in posizione supina con gambe sollevate, se incosciente va posto in posizione laterale di sicurezza.
Il personale scolastico che ha completato la formazione, può somministrare precocemente l’adrenalina attraverso un auto-iniettore (dispositivo medico pre-riempito), secondo modalità di somministrazione indicate sul dispositivo stesso.

NB: i farmaci di prima scelta disponibili per reazioni meno irruente/violente sono: antistaminici, cortisonici, broncodilatatori, dispositivi medicamentosi per via aerea da somministrare con i distanziatori per i pazienti più piccoli. Tali farmaci, in ambiente scolastico, vanno somministrati dal personale formato che può, in alternativa, assistere il paziente in grado di autosomministrarsi il farmaco.

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