I centri di vaccinazioni internazionali e medicina dei viaggi autorizzati dal Ministero della Salute quali strutture sanitaria preposte alla prevenzione, alla diagnosi e cura delle malattie del viaggiatore, assolvendo agli obblighi della profilassi internazionale sull’intero territorio regionale, garantiscono un'attività cosi articolata:
Per avere informazioni aggiornate, è possibile consultare:
Per i residenti nella ASL Roma 1, la struttura preposta è il Centro di Vaccinazioni Internazionali e Medicina dei viaggi.
I viaggi internazionali per motivi di vacanza e di lavoro sono in crescita esponenziale, con conseguente aumento di consulenze pre-viaggio e di vaccini raccomandati per le varie destinazioni.
La tipologia dei viaggiatori è varia: turisti, viaggiatori “last minute”, lavoratori, anziani, bambini, malati, persone con disabilità, donne in gravidanza, ecc. ognuno con bisogni diversi e talvolta complessi che devono essere affrontati correttamente in ambito specialistico.
Vari dati suggeriscono che spesso i viaggiatori non richiedono un consiglio sanitario pre-viaggio e non sono sufficientemente sensibilizzati nei confronti delle vaccinazioni verso patologie che possono essere prevenute mediante la profilassi.
Sinteticamente si distinguono:
È molto importante, in fase di consulenza pre-viaggio, effettuare una valutazione epidemiologica che tenga conto del viaggio programmato, del rischio di esposizione, delle condizioni immunitarie di base del viaggiatore.
Persone che si muovano in regioni remote e per lunghi periodi di tempo, che tendano ad avere comportamenti a rischio (es. escursioni in aree sensbili, consumo di cibo da venditori ambulanti, ecc.), hanno una probabilità maggiore di contrarre infezioni; cosi pure i viaggiatori che non si sono garantiti una corretta immunizzazione prima della partenza. Da ricordare che esistono schemi vaccinali che si possono attuare in modo rapido ed efficace per proteggere, almeno in una certa misura, i viaggiatori dell’ultima ora (i “last minute”).
La schedula di vaccinazione per viaggiatori è semplice e sicura; tutti i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente e nella stessa seduta in sedi diverse senza interferenza nelle risposte anticorpali. Non vi sono controindicazioni alla somministrazione simultanea di vaccini diversi. Il piano delle vaccinazioni, in fase di consulenza pre-viaggio, deve tener conto dell’epidemiologia dei rischi infettivi, ambientali e climatici presenti nell’area di destinazione, della durata e del tipo di viaggio e dello stato di salute del viaggiatore.
Il protocollo vaccinale pre-viaggio viene applicato in base alla area di destinazione tenendo conto delle numerose variabili accertate in fase di consulenza:
Una ottimale pratica vaccinale consiste nella valutazione dello stato di salute della persona da vaccinare per escludere la presenza di eventuali controindicazioni.
La Malaria costituisce un grave problema che non riguarda solo i paesi in via di sviluppo, ma anche i viaggiatori occidentali che si recano nelle aree tropicali e subtropicali dove esiste il rischio di trasmissione del Plasmodio. Oggi è possibile prevenire quasi tutti i casi di malaria e di decesso ricorrendo a misure idonee per proteggersi dalle punture di zanzare e a una appropriata chemio-profilassi. Le misure comportamentali hanno particolare importanza e deve essere chiaro che nessun schema farmacologico è in grado di dare protezione completa. La scelta dei vari farmaci dipende dalla distribuzione e dall’intensità della trasmissione, dall’eventuale presenza di farmaco-resistenza e dalla durata del soggiorno nelle zone di endemia. Per ciascun luogo di destinazione sarà comunque necessario quantificare i rischi considerando l’itinerario prescelto per il viaggio e la stagione in cui questo viene effettuato. Il rischio di contrarre la malaria è estremamente variabile tra una regione e l’altra. Anche all’interno di un singolo paese Il rischio di contrarre la malaria è proporzionale alla durata del soggiorno. La crescente resistenza del plasmodio ai comuni antimalarici, combinata con il netto incremento dei viaggi internazionali portano ad una stima di circa 50 milioni i viaggiatori occidentali a rischio di contrarre la malaria.