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Arbovirosi

Le arbovirosi sono malattie virali trasmesse da artropodi - per esempio zecche, zanzare, flebotomi ecc. - che possono colpire l’uomo e animali come i cavalli e gli uccelli.

Nel mondo esistono più di cento arbovirosi. Quelle diffuse in Italia sono:

Le arbovirosi autoctone:

  • Encefaliti da zecche (TBE);
  • Infezione da virus Usutu;
  • Infezione da virus Toscana (TOSV);
  • West Nile Disease (WND).

Le arbovirosi di importazione:

  • Chikungunya;
  • Dengue;
  • Zika.
     
Misure utili per combattere le Arbovirosi chiudi dettagli apri dettagli

Caldo e umidità sono un mix ideale per la proliferazione degli artropodi vettori. È quindi importante proteggersi adeguatamente e ridurre i punti umidi in cui questi artropodi possono proliferare:

  1. Elimina i focolai larvali in giardini, orti, cortili, terrazzi o balconate attraverso:
    - la rimozione di ristagni d’acqua e/o interventi con larvicidi nei focolai larvali non rimovibili;
    - l’eliminazione dei rifiuti organici dalle abitazioni;
    - la manutenzione dei muri per coprire le crepe;
    - la pulizia di angoli bui, umidi e freschi dei ricoveri degli animali e delle abitazioni.
     
  2. Pulisci i sentieri e cura la vegetazione nei tuoi giardini.
     
  3. Proteggiti con:
    - Abbigliamento idoneo;
    - Repellenti per uso topico;
    - Zanzariere a maglie fitte a porte e finestre;
    - Spirali fumigene per uso esterno;
    - Elettro-emanatori di insetticida per interni.
     
  4. Vaccinati per le encefaliti da zecche (TBE) se fai parte delle categorie esposte (contadini, militari, veterinari, giardinieri ecc..) o se vivi in aree a rischio.
     
  5. Vacciniamo il nostro cavallo per la West Nile Desease (WND) se vivi o lo movimenti in aree infette durante le stagioni estive-autunnali.


Se pensi che tu, altre persone o il tuo cavallo presentiate sintomi riferibili a una di queste malattie, contatta il tuo Medico di Medicina Generale o il Servizio Veterinario della tua ASL di riferimento. 

Usutu chiudi dettagli apri dettagli

Che cos'è l'Usutu?

Si tratta di un'infezione aviaria di origine africana estremamente rara negli esseri umani. Analogamente alla febbre West Nile (West Nile Fever), l'agente causale è un Flavivirus patogeno per gli uccelli. I due virus differiscono per la frequenza con cui si registrano casi di mortalità negli uccelli e per l'impatto sulla Sanità Pubblica.

Prevenzione e trattamento

Non esiste né un vaccino né una terapia specifica per l'Usutu. La prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare:

  • usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto;
  • installando le zanzariere alle finestre;
  • svuotando di frequente i vasi di fiori e altri contenitori con acqua stagnante;
  • cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per animali;
  • tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono utilizzate.

Incubazione e sintomi

La rarità dei casi di Usutu non permette di avere completezza di informazioni, anche se si riscontrano numerose corrispondenze con la sintomatologia di WNV (West Nile Virus).

Per approfondire:

Febbre West Nile chiudi dettagli apri dettagli

Che cos'è la Febbre West Nile

La Febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, WNV) della famiglia dei Flaviviridae, trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette (in prevalenza la zanzara Culex Pipiens).

Modalità di trasmissione

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici. Le punture delle zanzare Culex sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.

Diagnosi e sintomi

Il periodo di incubazione varia fra 2 e 14 giorni. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Quando presenti, i sintomi durano alcuni giorni e sono caratterizzati da febbre, cefalea, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, eruzioni cutanee. In circa l’1% delle persone infette la malattia si può presentare in forma grave con febbre alta, emicrania, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi della vista, torpore, convulsioni fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.

Prevenzione e trattamento

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. La prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. È pertanto consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:

  • usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto;
  • installando le zanzariere alle finestre;
  • svuotando di frequente i vasi di fiori e altri contenitori con acqua stagnante;
  • cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per animali;
  • tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono utilizzate.


​​Per approfondire:

Chikungunya chiudi dettagli apri dettagli

Che cos'è la Chikungunya?

La Chikungunya è una malattia causata da un arbovirus che appartiene al genere Alphavirus della famiglia Togaviridae ed è trasmesso da zanzare femmine del genere Aedes (zanzara tigre).

Modalità di trasmissione

Queste zanzare si infettano pungendo una persona malata e diventano vettori di infezione pungendo soggetti sani. Possono pungere nelle ore diurne e notturne.

Diagnosi e sintomi

La Chikungunya è una malattia febbrile acuta che esordisce improvvisamente con febbre e dolori articolari.

I sintomi si sviluppano generalmente 4-8 giorni dopo la puntura di una zanzara infetta, con una variabilità da 2 a 12 giorni.

Raramente si verificano complicanze gravi, ma il dolore articolare può essere molto intenso e limitare la mobilità del paziente. In alcuni casi il dolore può persistere per mesi dal superamento dell’infezione.

I sintomi negli individui sono spesso lievi e l’infezione può passare inosservata o mal interpretata nelle aree endemiche.

In alcuni casi la sintomatologia comprende dolori gastrointestinali e complicanze oculari, cardiache e neurologiche.

Prevenzione e trattamento

La prevenzione della malattia consiste innanzitutto nell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Sarà utile quindi seguire le seguenti precauzioni:

  • zanzariere alle finestre delle stanze in cui si soggiorna;
  • vestiti che non lascino scoperte parti del corpo;
  • repellenti.

Non esistono trattamenti antivirali specifici e al momento non esiste un vaccino. La terapia è volta ad alleviare i sintomi.

Per approfondire: 

Dengue chiudi dettagli apri dettagli

Che cos'è la Dengue?

La dengue è una malattia causata da un arbovirus trasmessa dalla puntura di zanzare Aedes infette (principalmente Aedes aegypti). Esistono quattro sierotipi virali (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4).

Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, periodo durante il quale una zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Diagnosi e sintomi

La dengue è una malattia febbrile con sintomi che compaiono 3-14 giorni dopo la puntura infettante.

Normalmente la malattia dà luogo a:

  • febbre anche elevata;
  • mal di testa acuti;
  • dolori intorno agli occhi, dolori articolari e muscolari anche molto intensi;
  • nausea e vomito.

I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

Nei casi più gravi possono verificarsi:

  • febbre emorragica;
  • problemi respiratori;
  • collassi che possono essere letali.

La guarigione fornisce immunità permanente solo contro il sierotipo specifico, pertanto è possibile una reinfezione con sierotipo diverso. La diagnosi è clinica, ma può essere integrata con esami di laboratorio.

Prevenzione e trattamento

La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare le punture di zanzare infette. Pertanto è utile seguire le seguenti precauzioni:

  • repellenti;
  • vestiti adeguati e protettivi;
  • zanzariere e tende.

Non esiste un trattamento specifico per la dengue. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo e uso di farmaci antipiretici. In Italia non sono disponibili vaccini contro la dengue.

Per approfondire:

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