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Sindrome Nefrosica

La sindrome è caratterizzata da proteinuria grave (> 3 g/die), ipoalbuminemia, edema generalizzato e suscettibilità alle infezioni. Ha la stessa frequenza negli anziani e negli adulti più giovani ma, dal momento che l’edema è una sua componente caratteristica, negli anziani, spesso, viene interpretata erroneamente come scompenso cardiaco. La causa di sindrome nefrosica che viene diagnosticata più frequentemente dal punto di vista istologico è la glomerulonefrite membranosa (35%), seguita dalla malattia a lesioni minime (16%) e dall’amiloidosi primaria (12%).

Comune a svariate patologie, la sindrome nefrosica è un quadro clinico caratterizzato da:

  • presenza di proteine nelle urine (proteinuria), che divengono schiumose
  • riduzione della quantità di proteine nel sangue (disprotidemia con ipoalbuminemia)
  • comparsa di gonfiori generalizzati (edemi), inizialmente a livello del viso, poi estesi in altre sedi corporee, come piedi, caviglie e addome

Spesso sono presenti anche:

  • Iperlipidemia (aumento prevalentemente della colesterolemia totale o anche della trigliceridemia)
  • Ipercoagulabilità del sangue: rischio di trombo-embolia

Affinché si possa parlare di sindrome nefrosica, la presenza di proteine nell'urina deve avere un'origine glomerulare, ovvero essere espressione di una grave alterazione di permeabilità della parete dei capillari glomerulari.

 

Sintomi chiudi dettagli apri dettagli

L'edema è il sintomo ed il segno clinico più caratteristico della sindrome nefrosica. Sottocutaneo e molle, inizialmente localizzato nella zona periorbitale soprattutto al mattino, l'edema tende poi ad estendersi ad altre zone, come il dorso dei piedi, la regione presacrale e l'addome, o a divenire generalizzato (anasarca) con ascite e versamento pleurico e/o pericardico. L'evoluzione dell'edema è apprezzabile attraverso la valutazione giornaliera del peso corporeo: più questo aumenta, maggiore è l'accumulo di liquidi negli spazi interstiziali.

La presenza di schiuma nelle urine è un segno riconducibile alla proteinuria. Urine scure, color tè o coca-cola sono invece tipiche della sindrome nefritica, condizione simile alla precedente, ma caratterizzata anche dalla perdita urinaria di globuli rossi.

La perdita urinaria di proteine, in particolare di immunoglobuline, può associarsi ad un'aumentata suscettibilità alle infezioni. Il paziente può sentirsi debole, astenico, presentandosi cachettico solo nei casi più gravi e oggi ormai rari.

L'elettroforesi delle sieroproteine mostra, oltre alla riduzione dell'albumina, un incremento delle α2 globuline e delle Β globuline.

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