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pubblicata il 6 Dicembre 2024

Verso la cura del genere. Promuovere la salute attraverso le differenze

Un think tank sulla Medicina di genere per i professionisti della ASL Roma 1

Si è svolto il 4 ed il 5 dicembre il convegno “Verso la cura del genere” , un incontro che ha chiamato al confronto e alla riflessione tanti professionisti aziendali sul tema della Medicina di genere .
Il tema è tanto recente, quanto attuale e dibattuto. La Medicina di genere si propone di studiare le differenze biologiche, socio-economiche e culturali dei pazienti in relazione a una molteplicità di aspetti, dall’insorgenza delle patologie, alla loro progressione, sino ai trattamenti terapeutici appropriati, gli stili di vita, le risposte dei pazienti e l’accesso alle cure.
Sono i dati clinici a spingere i professionisti ad affrontare le tematiche dalla prospettiva di genere. Spesso le donne si ritrovano penalizzate nel percorso di cura, sia per motivi biologici che socio-economici: si ammalano di più, hanno bisogni più complessi e necessitano di trattamenti differenti rispetto agli uomini, nonché di una maggiore accessibilità alle cure e all’intero sistema sanitario.
Nella ASL Roma 1 il tema è sentito e dibattuto fra i professionisti, che si sono radunati nel Salone del Commendatore per discuterne e chiudere metaforicamente l’anno con l’impegno di adeguare i propri servizi alle tematiche della Medicina di genere. Il convegno ha raccolto le testimonianze e gli studi di molteplici professionisti, fra coloro che si occupano più da vicine della salute delle donne come ginecologi, neonatologi ed ostetriche sino a psicologi, psichiatri, neurologi, biologi, anestesisti ed infermieri, che hanno affrontato gli aspetti correlati al genere nelle diverse fasi della vita, dall'età pediatrica, alla maturità, passando per l'adolescenza e l'età fertile.
«Sono stati due giorni di lavoro intensi durante i quali abbiamo potuto raccogliere le esperienze e le testimonianze di tantissimi professionisti della nostra azienda – sottolinea la Dottoressa Maria Giovanna Colella, Direttore del Dipartimento di salute della Donna della ASL Roma 1 e promotrice dell’evento. È stato importante e di buon auspicio sapere che nella nostra azienda questo tema sia sentito e partecipato: siamo stati tutti concordi sul fatto che un approccio multidimensionale della cura della persona rappresenti una delle sfide della medicina contemporanea, che deve essere orientata in tal senso per raggiungere i migliori risultati clinici».
Anche Giuseppe Quintavalle, Commissario Straordinario della ASL Roma 1, ha partecipato all’evento, introducendo i lavori e richiamando l’attenzione sulle prospettive della Medicina di genere: «Il nostro obiettivo come ASL Roma 1 è quello di comprendere e sviluppare attraverso un gruppo di lavoro, anche con collaborazioni esterne, i percorsi che rispondano in modo mirato ai bisogni di salute individuali, tenendo conto delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali, nonché delle specifiche patologie e condizioni che interessano in modo diverso uomini e donne. Dobbiamo lavorare tutti insieme per fare della medicina di genere una realtà concreta e accessibile, in grado di rispondere alle necessità di ciascun individuo, in qualunque fascia di età. Questo convegno è un passo importante in questa direzione».
 

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