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9. Salone del Commendatore (XVI sec.)


Al piano nobile, sull’elegante loggiato si affaccia il salone del Commendatore, superbamente ornato da affreschi disposti su due registri, attribuiti a Lorenzo Sabatini, Cesare Arbasia ed Ercole Perillo, narranti la storia dell’antico ospedale. Le raffigurazioni principali rappresentano nel riquadro frontale il mito fondativo dell’Ospedale: Innocenzo III assiste alla pesca macabra dei corpicini di neonati gettati nelle acque del fiume Tevere da parte di madri disperate. Il riquadro laterale sinistro narra l’attività dell’Istituzione Ospedaliera: il baliatico, l’assistenza agli infermi e l’accoglienza dei poveri, il matrimonio delle zitelle. Queste ultime erano affidate alle cure delle suore di S. Tecla, presso l’omonimo Conservatorio costruito intorno ad un chiostro. Il riquadro posteriore raffigura un momento della riedificazione dell’Ospedale ad opera di Sisto IV. La Corsia Sistina, mentre il riquadro laterale destro mostra l’Investitura del Commendatore Teseo Aldrovandi (committente della decorazione del palazzo) da parte di Gregorio XIII.

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