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pubblicata il 6 Dicembre 2019

Nasce l'Associazione Culturale Ospedali Storici (ACOS) per raccontare, sviluppare e utilizzare un patrimonio storico di valori


Riscoprire e valorizzare le radici degli antichi ospedali italiani, per raccontare l’opera di assistenza, carità, medicina e cultura dei più antichi nosocomi del Paese.

È nata il 4 dicembre ACOS, una Associazione Culturale che raccorda gli Ospedali storici italiani per proteggere, studiare e far conoscere una delle miniere culturali oggi meno note ma sicuramente tra le più interessanti e feconde della storia della civiltà italiana della cura delle persone.
I soci Fondatori sono le aziende sanitarie e gli enti che gestiscono rispettivamente l’Ospedale S. Maria Nuova di Firenze, l’Ospedale Civile Ss. Giovanni e Paolo di Venezia, l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, l’Ospedale Santo Spirito di Roma e il Museo delle Arti Sanitarie negli Incurabili di Napoli.
ACOS è aperta alle adesioni di tutte quelle strutture, enti sanitari, ospedalieri ed altri soggetti giuridici pubblici o privati, che siano dotati di un patrimonio storico o di beni museali. In particolare l’associazione si propone di elaborare soluzioni gestionali, conservative, comunicative delle entità storiche in ambito ospedaliero, per valorizzarne e rendere fruibile il patrimonio storico, artistico e culturale che comprende non solo gli immobili, ma molto spesso biblioteche, musei, collezioni, chiese, opere d’arte e strumentazione storica.
Alla firma per l'avvio di questa importante iniziativa, avvenuta ieri a Firenze, erano presenti il Direttore Generale AUSL Toscana Centro Paolo Morello Marchese, il Direttore Generale Ulss 3 Serenissima (Venezia)  Giuseppe Dal Ben, il Presidente della Fondazione IRCCS  Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico (Milano) Marco Giachetti, il Direttore Generale della ASL Roma 1 Angelo Tanese e il Presidente dell’associazione culturale per l’arte e la storia della medicina Il Faro di Ippocrate (Napoli) Gennaro Rispoli.

 

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