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pubblicata il 10 Novembre 2022

Lucamaleonte, per Another World crea La lepre e la tartaruga a via Dina Galli

 

Un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Vigne Nuove a Roma (via Dina Galli, 8)
 

In Fabula Salus è il nome del progetto dedicato alle Favole di Esopo di cui sarà protagonista l’artista romano di fama internazionale Lucamaleonte. L’evento si svolge nell’ambito di “Another World. Arte in città per immaginare il futuro - Un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Vigne Nuove a Roma” in corso dal 2020, organizzato dall’Associazione Eco dell’Arte, curato da Elena Paloscia, realizzato con il TSMREE III - Servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva della ASL Roma 1, con il patrocino del Terzo Municipio in collaborazione con Ater.

In questa primo appuntamento l’artista dipingerà La lepre e la tartaruga, una celeberrima favola di Esopo sul muro semicircolare della caldaia nell’area adiacente all’ingresso del TSMREE, spazio di particolare fascino architettonico che si presta per la sua forma anche a diventare una straordinaria quinta scenica per letture, piccole performance artistiche e musicali.

L’intervento è stato concepito in continuità con il concept del progetto Another World. Si è scelto, attraverso la narrazione per immagini, di rappresentare tre favole antiche dello scrittore greco Esopo, dal significato sempre attuale e d’ispirazione, oltre che per i giovani utenti del TSMREE, anche per tutta la cittadinanza, per gli abitanti del quartiere e dei palazzi che si affacciano sull’area.

La lepre e la tartaruga, La volpe con la pancia piena e Il pavone e la gru sono ancora oggi infatti, di grande efficacia nel suggerirci come trovare una via d’uscita e un’opportunità che ci consenta di sentirci bene con noi stessi anche quando pensiamo di essere in una condizione svantaggiata, commettiamo errori o non diamo il giusto valore alle nostre potenzialità, fermandoci alle apparenze.

Da qui il titolo In Fabula Salus, non più precetti morali ma un percorso di cura in senso più ampio: la possibilità attraverso la favola dipinta di immaginare secondo schemi differenti e creativi vie non tracciate che ci consentano di affrancarci dal pregiudizio altrui e di superare quei limiti che talvolta poniamo a noi stessi.

 

La Lepre e la Tartaruga

Ispirandosi liberamente al racconto di Esopo, Lucamaleonte, che conosce bene il territorio del Terzo Municipio, ha scelto di rappresentare i protagonisti ponendo l’accento sulla lepre che giace addormentata, sicura dei propri privilegi innati e incurante dell’avversaria, crogiolandosi nella propria pigrizia e certa di non doversi impegnare per la vittoria. Al contrario, la tartaruga, consapevole del proprio svantaggio appare ben sveglia, pronta a cogliere un’opportunità e ad affrontare il lento ma costante cammino che la attende.

Una favola tra le cui righe si colgono i risvolti sociali e l’inerzia di coloro che non sono abituati a perseguire con impegno un obiettivo perché hanno già tutto e sottovalutano, o addirittura ignorano, il resto del mondo intorno.

“Lo stile e la ricerca dell’artista, orientati alla preziosità degli antichi trattati scientifici di storia naturale e dei bestiari trasferiti su grande dimensione, conferiscono al suo lavoro, in virtù di una grande qualità pittorica, una naturale eleganza e un’immediatezza comunicativa, che contribuiranno a trasformare la percezione di quest’area.” Così la curatrice del progetto Elena Paloscia.

In occasione di questo lavoro si terranno un workshop con l’artista per i giovani del servizio e del quartiere e un laboratorio di lettura con Simone Bobini, attore e insegnante di teatro sociale. Le favole sono state selezionate insieme al personale della ASL, per il gruppi di adolescenti del TSMREE III che potranno affrontare, attraverso il dibattito, la libera espressione creativa del corpo e il disegno, temi attinenti alle problematiche del loro percorso di vita.

        

L’Artista

Lucamaleonte nasce nel 1983 a Roma, città dove vive e lavora. Laureato all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, l’artista ha realizzato i suoi primi lavori sui muri della Capitale intorno al 2001, creando contestualmente anche poster e adesivi. Successivamente, all’attività come street artist, affianca i suoi primi lavori su tela e comincia ad esporre in spazi pubblici e privati.

Affascinato dall’iconografia e dai simboli dell’arte antica etrusca, greca e romana e convinto del potere terapeutico della natura, è attratto dalla straordinaria varietà delle forme animali e vegetali che popolano i bestiari rinascimentali, dai manuali di botanica e dalle stampe antiche. Approfondisce tecniche come la xilografia e l’incisione, specializzandosi nella creazione di stencil caratterizzati da una sovrapposizione di numerosi strati di colore, così accurati da determinare un’inconsueta definizione fotografica delle immagini prodotte.

Nel corso della sua ricerca alterna alle composizioni più narrative immagini in cui la reiterazione dell’elemento o la sua specchiatura fanno assumere a tutta la composizione una particolare valenza simbolica. Nei suoi rari ritratti coglie l’essenza del soggetto esaltandone di volta in volta l’aspetto poetico, emotivo o più popolare.

Ha all’attivo oltre cinquanta mostre tra personali e collettive dal 2004 ad oggi e la partecipazione a prestigiosi festival di arte urbana: dal Cans Festival a Londra promosso dal guru della street art internazionale Tristan Manco, all’imponente street art group show Scala Mercalli all’Auditorium di Roma, all’esposizione itinerante Twenty Street Artists commissioned by Green Day negli Stati Uniti. Lucamaleonte è stato invitato a esporre in tutto il mondo, da Milano a Melbourne e Adelaide, passando per Berlino, Parigi, e New York. Con il collettivo francese Stencil History X, l’artista ha esposto nelle principali capitali europee, da Londra a Barcellona. Insieme agli artisti Sten e Lex ha ideato e curato le tre edizioni del festival International Poster Art a Roma. Nel 2010 e nel 2011 è stato chiamato con gli Orticanoodles a tenere due workshop al MART di Trento e Rovereto. Su invito dell’ambasciata italiana in Brasile per il progetto Mural Italia-Brasil, ha realizzato diversi interventi murali a Salvador (2012). Grande successo ha avuto la mostra che la Casa dell’Architettura di Roma gli ha dedicato nel Marzo del 2012. Negli ultimi anni ha esposto in diversi musei in giro per l’Europa e continua a viaggiare per dipingere murales in tutto il mondo.  Tra i lavori recenti ha realizzato un muro per l’ospedale San Filippo Neri, un omaggio a Gigi Proietti nel 2020 sul palazzo il cui il grande attore ha abitato al Tufello, promosso dalla Regione Lazio, il murale in memoria di W. Monteiro Duarte, ucciso nel settembre 2020, realizzato sulla facciata della sua abitazione in un lotto Ater di Colleferro. Nel 2022 l'artista è stato direttore artistico del primo festival phygital di street art in Italia, il Fidenza Village StreetArt Festival, in cui ha esposto l'opera Mucchio di tigri.

 

Il progetto

Another World Arte in città per immaginare il futuro è un complesso progetto di rigenerazione urbana avviato nel mese di novembre del 2020 che prevede l’intervento di artisti ed artigiani nell’area di Via Dina Galli, 8 dove si trova la sede della ASL che accoglie minori (0-18 anni) con difficoltà o disturbi di carattere neurologico, psichiatrico, neuropsicologico e/o qualsiasi difficoltà del neurosviluppo. Il titolo stesso ha in nuce l’idea della possibilità di cambiare prospettiva di vedere e vivere il mondo e lo spazio con occhi nuovi.

L’intero progetto prevede la realizzazione di una serie di interventi di riqualificazione riguardanti rispettivamente l’area antistante l’ingresso – la facciata – l’area esterna adiacente.

L’idea di rigenerare attraverso l’arte un’area di frontiera a partire proprio da un presidio sanitario che ha il compito di tutelare il benessere psico-fisico dei più giovani, nasce dal basso, dal desiderio di medici, operatori e famiglie che operano all’interno del servizio, di poter dare loro qualche cosa di più.

L’Associazione Eco dell’Arte ha raccolto la sfida proponendo un cambio di prospettiva, da qui il nome del progetto Another World che si rivolge a bambini, adolescenti, alle loro famiglie e, in generale, a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di cambiare il modo di percepire la realtà attraverso un’arte che non sia solo da guardare, ma da vivere e da sperimentare.

L’intento è restituire questi spazi articolati e complessi alla cittadinanza così che possano tornare ad essere, grazie agli interventi artistici e ad una narrazione nuova, spazi da vivere in cui ritrovarsi in un’atmosfera positiva e stimolante.

Cosa è stato già realizzato

Si è partiti dalle aree coperte e ad oggi hanno già lavorato diversi artisti ed artigiani per raccontare in un ideale e terapeutico percorso, l’idea di crescita e di trasformazione nella differenza; Gola Hundun nel novembre 2020  ha dipinto nella parte anteriore dell’area di accesso al servizio una fitta vegetazione con figure di animali che ricordano i graffiti nelle grotte preistoriche, offrendo la possibilità di riportare la natura in un paesaggio urbano in cui la nota dominante è il grigio del cemento. Solo e Diamond nel febbraio 2021 sulle pareti della parte retrostante, in un’area nascosta, hanno dipinto l’antieroina Poison Ivy con Batman, affinché fosse possibile, osservando queste potenti immagini, entrare in contatto con i propri eroi e con le proprie speranze.

Lucamaleonte è affidato ora il compito di creare immagini che riveleranno come sia possibile volgere in positivo ciò che apparentemente appare uno svantaggio così da poter superare i propri timori.

Resteranno ancora da realizzare un muro dedicato alle emozioni, che sarà dipinto da giovani artisti invitati tramite una call e un contest, e la facciata, con un lavoro partecipativo sempre ispirato al tema della natura e della rigenerazione.

 

Laboratori e workshop

Le attività artistiche sono state sempre affiancate in questi due anni da attività laboratoriali condotte insieme al personale ASL.

Sono stati realizzati “I superpoteri che vorrei”, ciclo di tre laboratori sul tema dell’identità e sulla costruzione del proprio alter ego; la prima edizione di “Su la maschera”, laboratorio con gli artisti Solo e Diamond, e la prima edizione della “Piccola Bottega di mosaico”, un ciclo di 8 laboratori sul mosaico condotti dalla mosaicista Anna Paola Franceschi, durante i quali i ragazzi del TSMREE, con alcune mamme, hanno realizzato i mosaici in trencadìs per la scala di accesso all’area porticata, partecipando in prima persona alla riqualificazione dello spazio.

Il progetto, ad oggi è stato interamente finanziato con donazioni di cittadini privati, enti e associazioni attraverso la raccolta fondi. In particolare lo hanno sostenuto A.N.svi Accademia di Neuropsicologia dello SviluppoA.I.F.A. Lazio – odv - Associazione Italiana Famiglie AdhdCSV Centro di servizi per il Volontariato, ANGSA - Associazione Nazionale Famiglie Soggetti Autistici.

Per continuare a sostenere il progetto: https://www.ecodellarte.it/artnews/sostienici/

 

Eco dell'Arte

Eco dell’Arte è un’associazione culturale senza fine di lucro, con sede a Roma nel III Municipio, che progetta e realizza iniziative volte a valorizzare e a diffondere la conoscenza dell’arte e dei beni culturali materiali e immateriali, attraverso una comunicazione mirata per ogni tipo di utente, di età e per ogni ambito sociale.
Progetta eventi, incontri, conferenze e workshop, attività didattiche per grandi e bambini e ogni altra attività inerente l’arte in cui sia prevista la curatela, l’organizzazione e la comunicazione dell’evento per diffondere e rendere accessibile a tutti le diverse espressioni artistiche favorendo il benessere psicofisico e la crescita culturale e la prevenzione della dispersione scolastica.

 

Organizzazione
Eco dell’Arte, con TSMREE III, ASL Roma 1

 

ASL Roma 1

Dott. Bruno Spinetoli, Direttore TSMREE
Claudio Paloscia, Responsabile TSMREE III

 

Conduzione dei laboratori sulla favola

Elena Paloscia, Simone Bobini con le terapiste della riabilitazione psichiatrica Noemi Liburdi e Maurizia Mazzella e le educatrici, Valeria Cannizzaro e Adriana Pangaro della ASL Roma 1.

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