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pubblicata il 30 Maggio 2025

Linee Guida Nazionali per il Trattamento del Disturbo da Uso di Alcol, alla ASL Roma 1 un convegno nazionale

 

ROMA - Il 27 maggio 2025 si è tenuto presso il Salone del Commendatore del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, il convegno nazionale Linee Guida Nazionali per il Trattamento del Disturbo da Uso di Alcol.

Ad aprire i lavori il Direttore Generale della ASL Roma 1 Giuseppe Quintavalle, l'On. Franco Zaffini, Presidente della 10a Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), Senato della Repubblica, il Dr. Sergio Iavicoli Direttore Generale della Prevenzione, Ministero della Salute e l'On. Giuseppe Lumia già Senatore della Repubblica.

Moltissimi i contributi, tra cui quello del CRARL (Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio Lazio) del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma1 che si è fatto promotore delle Linee Guida Nazionali per il Trattamento del Disturbo da Uso di Alcol (DUA), pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio - ASL Roma 1, coinvolgendo le 10 ASL della Regione e avvalendosi dell’apporto delle maggiori Società Scientifiche che si occupano di Alcol, della UOC Medicina Interna e Patologie Alcol Correlate della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, del Centro Alcologico Regione Toscana e del Centro Alcologico Regione Liguria per fine di garantire la massima rappresentatività dei membri.

Le Linee Guida Trattamento del DUA forniscono pareri su 9 raccomandazioni operative sulla base delle attuali evidenze disponibili, affinché tali evidenze possano essere calate nelle diverse realtà cliniche che si occupano di alcol, in setting ospedalieri e territoriali, e con diversi contesti di target e compiti istituzionali. 

Il tema è quanto mai centrale: si calcola che nel 2022 in Italia il 65,1% degli uomini e il 45,2% delle donne abbia consumato vino, pari a circa 29 milioni e mezzo di italiani nel corso dell’anno; che oltre 27.430.000 persone abbiano bevuto birra; che 21.600.000 persone di età superiore agli 11 anni abbiano bevuto aperitivi alcolici, valore aumentato dall’anno precedente del 15,5% fra i maschi e il 51,6% tra le femmine; che 16.700.000 individui abbiano bevuto amari e simili e che i liquori e i superalcolici siano stati scelti da circa 14.600.000 individui. Parliamo dunque di poco meno di 110 milioni di persone, quasi due volte tutta la popolazione italiana comprensiva di tutte le età: numeri importanti che fanno sicuramente riflettere per il numero di persone coinvolte nel fenomeno.

“Le LG rappresentano un potente e aggiornato strumento di aggiornamento medico-scientifico e favoriscono la disponibilità delle migliori e più recenti evidenze utili per la corretta, articolata e migliorata gestione della persona affetta da Disturbo da Uso di Alcol, garantendo la debita armonizzazione terapeutica tra le strutture del SSN dell’uso congruo e efficace delle molecole che possono contribuire, insieme all’intervento bio-psico-sociale, a controllare e migliorare l’alcoldipendenza” ha affermato il prof. Emanule Scafato, Direttore Osservatorio nazionale Alcol - Cnesps (Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute), Istituto Superiore di Sanità e direttore scientifico del convegno nazionale insieme al  Dr. Giuseppe Ducci, Direttore Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 1 e alla Dr.ssa Sandra Berivi Coordinatore Scientifico e Organizzativo Linee Guida Alcol ASL Roma 1.

Oltre alla presentazione delle Linee Guida, del suo contesto e delle finalità, il documento approfondisce temi come la clinica e diagnosi del DUA, i contesti terapeutici del trattamento del Disturbo (Centri Ospedalieri e SERD), la metodologia utilizzata, le raccomandazioni e la sua applicabilità.

Elemento fortemente caratterizzante per la tematica alcol, è stata la scelta di inserire un’analisi dei costi/efficacia, svolta da ALTEMS Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, al fine di valutare il confronto fra l’impatto della malattia e quello dell’intervento specialistico effettuato presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, per indicare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che al SSN curare costa meno che non curare.

La pubblicazione delle Linee Guida Nazionali, uno strumento di riferimento per tutti gli operatori sanitari per avere un approccio uniforme su questo fenomeno complesso, rappresenta un passo concreto verso una sanità più innovativa, accessibile e centrata sulle reali necessità dei pazienti e delle loro famiglie.

Un ringraziamento speciale alla Scuola Medica Ospedaliera e alla dott.ssa Sandra Berivi

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