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pubblicata il 9 Aprile 2024

Conclusa la raccolta benefica promossa dai Finanzieri del Lazio, con il supporto di Fondazione Mediolanum, per la cura dei ragazzi affetti da Disturbo dello spettro autistico


Raccolti oltre 57.000 euro, che finanzieranno il progetto “Facciamoli provare” realizzato in collaborazione con la ASL Roma 1 e l’Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo (ANGSA Lazio).

È stato presentato oggi presso le Corsie Sistine, a conclusione di una raccolta benefica promossa dai finanzieri in servizio e in congedo del Lazio, il progetto “Facciamoli Provare” per la cura a ragazzi con disturbo dello spettro autistico, realizzato dall’ASL Roma 1 in collaborazione con l’ANGSA Lazio Onlus.

L’iniziativa benefica è stata avviata nel corso delle festività natalizie con il supporto dei delegati del Comitato di Base di Rappresentanza dei finanzieri del Comando Regionale e ha consentito di raccogliere oltre 57.000 euro, grazie anche allo straordinario supporto fornito da Fondazione Mediolanum, che in qualità di charity partner, ha raddoppiato la quasi totalità della raccolta donando 25.000 euro.

L’eccezionale risultato è stato conseguito anche attraverso il contributo della Fondazione “Vittorio Polli ed Anna Maria Stoppani”, della Fondazione “Museo Alberto Sordi” e del disciolto Sindacato Autonomo Finanzieri.

Illustri testimonial dell’iniziativa Sabrina Ferilli e Olivia Magnani, nipote della celebre Anna.

Sul palco il Comandante Regionale Lazio della Guardia di finanzaGen. D. Virgilio Pomponi, il Commissario Straordinario della ASL Roma 1Giuseppe Quintavalle, il Presidente del Consiglio Regionale del LazioAntonello Aurigemma, il Segretario Generale di Fondazione MediolanumVirginio Stragliotto, il Presidente ANGSA Lazio OnlusStefania Stellino e il Presidente dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’ItaliaGen. C.A. (in congedo) Pietro Ciani.

I relatori hanno illustrato le varie fasi del progetto descrivendo l’attività che coinvolgerà i ragazzi e dando una dimostrazione pratica di come la tecnologia possa supportare il lavoro degli specialisti nei percorsi orientati a potenziare le abilità socio-comunicative e pragmatiche, il riconoscimento delle emozioni e le autonomie personali di minori con le caratteristiche dello spettro autistico.

Il percorso curativo, della durata di 1 anno, prevede l’utilizzo di supporti per la realtà virtuale e la realtà aumentata da usare all’interno di un contesto socio-riabilitativo e socio-educativo basato sulla drammatizzazione e teatralizzazione del proprio vissuto quotidiano.

Tramite l’utilizzo dei visori i ragazzi, che sono i veri protagonisti, potranno anticipare e riprodurre in un ambiente protetto moltissime variabili che intervengono nel corso della vita quotidiana, sviluppando e migliorando concentrazione e consapevolezza di sé, riconoscimento delle emozioni, il rispetto delle regole e tante altre capacità.

I software infatti sono progettati per far sperimentare ai ragazzi le situazioni più varie, dal superamento di fobie come vertigini o agorafobia fino alle situazioni più semplici come riordinare la casa o fare la spesa.

Nello specifico sono state acquistate, grazie alle somme raccolte, stampantiscanner in 3Dvisori e incisore laser, strumenti che riproducono materialmente i disegni dei ragazzi che li aiuteranno a sviluppare in autonomia una rappresentazione concreta del proprio mondo disegnato.  

A completare questo percorso di “abilitazione” ci sono i Visori PICO4 e il programma Cerebrum, che permettono un traning immersivo comportamentale funzionale che aiuta il soggetto autistico a gestire l’inaspettato e le situazioni sociali e il neurotipico – ovvero le famiglie - a comprendere le difficoltà vissute dal soggetto autistico. 

L’obiettivo a lungo termine sarà quello di sostenere i ragazzi nelle proprie attività di tutti i giorni, sviluppando le loro capacità di previsione, di pianificazione e di organizzazione favorendo l’autonomia e migliorando le relazioni con il mondo esterno.

Il Generale di Divisione Virgilio Pomponi, Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza, ha ringraziato le Fiamme Gialle laziali, “Fondazione Mediolanum” e tutti i promotori del progetto per i manifestati sentimenti di convinta partecipazione, augurandosi che questa modesta iniziativa, in continuità con altre già realizzate dal Comando, possa essere un ulteriore passo verso l’inclusione dei ragazzi affetti da difficoltà di ogni genere.

“L’evento di oggi – ha affermato inoltre l’Alto Ufficiale - testimonia, ancora una volta, la vicinanza del Corpo alle fasce più deboli, nonché la forte connotazione sociale che accompagna l’attività dei Finanzieri, sia in servizio che in congedo, che diffondono e sostengono il valore civile ed educativo della cultura della legalità economica e della solidarietà”.

“Iniziative come questa – ha dichiarato il Commissario Straordinario della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle - servono non solo ad accendere un faro su un tema che coinvolge 700 mila famiglie nel nostro Paese, ma a portare un aiuto concreto alle persone con disturbi dello spettro autistico e ai neurotipici che convivono con loro. La sanità pubblica deve puntare proprio a questo, a creare condizioni, rafforzare servizi e dare supporto alle esperienze di inserimento sociale in modo da consentire a chi ha una patologia di condurre una vita che non sia identificata con la malattia stessa. Per questo ringrazio il Comando Regionale Lazio della Guardia di finanza, la Fondazione “Polli Stoppani”, la Fondazione “Museo Alberto Sordi” e del disciolto Sindacato Autonomo Finanzieri oltre a l’ANGSA Lazio Onlus e la Fondazione Mediolanum onlus e tutti quelli che a vario titolo hanno sostenuto questo progetto”.

“Come Angsa Lazio – ha detto il Presidente della Onlus, Stefania Stellino - non possiamo che gioire della donazione della Guardia di Finanza che permette di offrire a ragazze e ragazzi nello spettro dell'autismo la possibilità di socializzare, sperimentando per un anno il teatro attraverso il supporto di realtà virtuale ed aumentata e l'utilizzo di stampanti 3D ed incisori laser che renderanno reali i loro pensieri disegnati. Poi il tutto verrà utilizzato per percorsi socio-abilitativi-educativi fondamentali nell'età adolescenziale e dei giovani adulti. Un grazie di cuore alla GdF che ci aiuta a fare comprendere che l'autismo non è solo infantile, ma accompagna la persona per tutta la sua esistenza”.

“Si tratta di una lodevole iniziativa di grande valore - ha affermato il Presidente del Consiglio Regionale Lazio, Antonello Aurigemma - che evidenzia l’importanza della beneficenza e della solidarietà, in ambito sociale. Un progetto, quello odierno, volto ad aiutare i ragazzi con disturbo dello spettro autistico. La finalità deve essere anche quella di scardinare ogni forma di barriera, pregiudizi e stereotipi. Per il Consiglio Regionale, l’obiettivo è quello di un mondo sempre più inclusivo, e per questo garantiremo il massimo sostegno a manifestazioni simili anche in futuro”.

L’autismo è una condizione caratterizzata da particolarità dello sviluppo della persona fin dalla prima infanzia, sia nell'area della comunicazione che in quella dell'interazione sociale, degli interessi e della sfera sensoriale.

In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA), 1 persona su 77 presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. Più in generale circa 700 mila famiglie convivono con l’autismo. Solo nella ASL Roma 1, nell’ultimo anno hanno avuto un primo accesso ai TSMREE (Servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione età evolutiva) 137 nuovi utenti. 

Le manifestazioni dell'autismo variano molto da persona a persona, da qui la definizione di "spettro" proprio per la grande distribuzione al suo interno. La più nota al grande pubblico è sicuramente la sindrome di Asperger, a cui si sono ispirati protagonisti di serie tv come Sheldon Cooper di The Big Bang Theory o Temperance Brennan, l’antropologa forense di Bones, il Dottor Spencer Reid di Criminal Minds e ancora Shaun Murphy di The Good Doctor o il famosissimo Sherlock Holmes.

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