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pubblicata il 1 Agosto 2022

Sanità: ASL Roma 1 e Comunità di Sant'Egidio firmano il protocollo per supportare le fasce più fragili della popolazione

 

È stato firmato questa mattina il protocollo d’intesa tra la ASL Roma 1 e la Comunità di Sant’Egidio, nato sulla scorta delle esperienze messe in campo prima della pandemia e nel corso della stessa a beneficio delle persone più fragili. Il documento è stato siglato dal Direttore generale dell’azienda sanitaria, Angelo Tanese, alla presenza dell’Assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato e del presidente della Pontificia accademia per la vita, Monsignor Vincenzo Paglia e di Daniela Pompei, responsabile per i servizi agli immigrati, rifugiati e Rom della Comunità di Sant’Egidio, nella splendida cornice del Salone del Commendatore del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia.

Un piano di collaborazione che si snoda su diversi punti e che parte dal grande lavoro fatto in occasione della campagna vaccinale anti covid, che ha portato all’apertura di un Punto Vaccinale Straordinario, d’intesa con la Regione Lazio e il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, per intercettare gli “hard to reach”, letteralmente “difficili da raggiungere”. Si tratta di tutte quelle persone che hanno maggiori problemi a manifestare i propri bisogni di salute e che per questo devono essere raggiunti con modalità diverse da quelle ordinarie.

In particolare, le parti si impegnano a sperimentare progetti e modalità innovative di intervento verso le fasce di popolazione più fragili come anziani, senza dimora, persone con disabilità mentale e disagio psichico, famiglie migranti, rifugiati e richiedenti asilo, ecc.

Il lavoro fatto in passato ha quindi consolidato una collaborazione che, grazie a questo documento, ora si articolerà su più punti: attività di formazione; empowerment comunitario; comunicazione e promozione della salute; supporto ai bisogni latenti di salute; collaborazione nell’ambito delle campagne vaccinali per favorire i fragili e le persone con malattie infettive e per la creazione di percorsi facilitati di cure ambulatoriali e ricoveri ospedalieri; azioni di raccordo tra la ASL Roma 1 e il terzo settore in ambiti specifici e strutturazione di servizi socio-sanitari e di prossimità destinati agli anziani.

“Il protocollo consolida e amplia la collaborazione in essere da anni con la Comunità – ha commentato Tanese - Stiamo costruendo una rete che si propone di raggiungere le persone più fragili e vulnerabili anche socialmente. Per questo occorre creare sinergia con quelle realtà come Sant’Egidio che con propri volontari e strutture intercettano e si prendono cura degli ultimi, persone senza fissa dimora, anziani soli o comunque donne e uomini talvolta al margine della società. Con questo protocollo favoriamo una maggiore integrazione di queste attività all’interno della rete dei servizi di prevenzione, assistenza e promozione della salute della ASL e dei Distretti sanitari, per costruire un Servizio Sanitario più vicino e in ascolto anche di chi non ha voce”.

Tutti i servizi sono a titolo gratuito e la Comunità di Sant’Egidio si impegna a fornire personale volontario per lo svolgimento delle attività.

 

1° agosto 2022

 

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