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pubblicata il 3 Dicembre 2020

Another World, un’opera di Gola Hundun nel Municipio III per i piccoli pazienti della ASL Roma 1

Si è tenuta oggi l’inaugurazione del primo intervento del progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Vigne Nuove promosso dall’Associazione Eco dell’arte “Another World. Arte in città per immaginare il futuro”. Il “Canto d’Antro”, questo il titolo dell’opera firmata dall’artista Gola Hundun e dedicata al Servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva (TSMREE) della ASL Roma 1 vuole essere percepito come una contemporanea grotta di Lascaux trasformando l’ingresso al Servizio TSMREE in uno spazio immersivo in cui scoprire forme, colori e suoni. Si tratta di un tributo dedicato ai piccoli utenti dell'ASL che nel corso della realizzazione, sono stati chiamati a partecipare attivamente, fornendo un contributo audio che riproduce i versi degli animali. Attraverso un QR code sarà possibile ascoltare le riproduzioni in corrispondenza di ciascun animale, favorendo l'interazione tra fruitori e opera.

“Oggi siamo qui – ha dichiarato Angelo Tanese Direttore Generale della ASL Roma 1 -  con il Municipio III, perché grazie ad Ater possiamo valorizzare e rendere fruibile questi spazio esterno in prossimità del nostro servizio di neuropsichiatria infantile per valorizzarlo e renderlo fruibile. Il progetto promosso da “Eco dell’Arte” ha un valore simbolico straordinario, significa curare uno spazio per curare anche un’idea di salute e di partecipazione della comunità. Questo è solo l’inizio di un percorso che vogliamo portare avanti”.

Presente anche Giovanni Caudo, Presidente del III Municipio, “Restituire ai bambini e alle loro famiglie un senso di sollievo e di serenità ogni volta che entrano in questo luogo di salute pubblica e non più invece, quel senso strozzato di oppressione che molti raccontano. Continuare a presidiare questi spazi è uno dei nostri più importanti impegni e vogliamo farlo cercando di espandere la bellezza che questa mattina si è rivelata così evidente in questi murales e grazie a tutte le sinergie attivat e: con la ASL Roma1, con le associazioni implicate, con Eco dell'arte e con le persone del quartiere. Noi ci siamo”

Ha concluso Maria Concetta Romano, Assessore alle Politiche Sociali Municipio III “Questo era un posto in cui le famiglie e i bambini venivano con un sentimento di ansietà.  Ora sta rinascendo: vogliamo rinasca a beneficio di tutti e tutte. Perché anche attraversando questi ambienti, i bambini, le bambine e le loro famiglie si possano sentire coccolati, protetti, importanti. Pronti a ritrovarsi più curiosi e più sereni in una foresta di simboli positivi e concreti”.


BIOGRAFIA
Gola Hundun (1982, Cesena, Italia) vive e lavora a Rimini. Il lavoro di Gola Hundun fa trasparire la relazione tra gli esseri umani e la biosfera. Esplora temi come la comunicazione inter specie, lo sciamanesimo, il ritorno alla terra, il vegetarianismo e la spiritualità.
Dopo aver frequentato il Liceo artistico di Ravenna, Gola Hundun prosegue gli studi all'Accademia di Bologna dove si laurea in Belle Arti.  Nel 2004 si trasferisce a Barcellona dove, influenzato dai graffiti locali, comincia a dedicarsi alla street art.
Verso la fine degli anni 2000 viaggia intensamente tra l'Italia, la Spagna e l'Europa. Nel 2010 trascorre un semestre di residenza in Québec, Canada, dove inizia la sua carriera artistica in termini di scala globale. Visita molti paesi del mondo dove lavora per mostre collettive e personali: a San Paolo del Brasile (2011), Jenin Palestine (2011), Mosca, Russia (2012), Tokyo, Giappone (2012), Almaty in Kazakhstan (2013) e recentemente Miami in USA (2014) e Repubblica Dominicana (2016).
Per Gola Hundun “riforestare” è la parola d’ordine: portare il verde in città, non solo in maniera astratta disegnandolo, ma portandolo proprio fisicamente con “l’obiettivo di incrementare l’habitat della fauna urbana, creare distensione visiva ed emotiva per i cittadini, filtrare lo smog, e tanto altro”.
La sua missione è un ritorno della natura negli spazi “antropomorfizzati”. Quella di Gola Hundun è una profonda riflessione sulla relazione simbiotica - e allo stesso tempo conflittuale - tra l’essere umano e la biosfera, che ha importanti conseguenze sull’equilibrio del pianeta: l’uomo e le sue attività oggi sono le principali cause delle modifiche ambientali e climatiche. La sua poetica si nutre delle tante culture che incontra durante i suoi viaggi: le tradizioni religiose e le trasfigurazioni pagane, i culti africani contaminati con iconografie cattoliche e  sciamanesimo.
Oltre al suo lavoro di pittore, Gola Hundun crea anche installazioni pubbliche con fibre e piante viventi e progetta performance live.

IL PROGETTO
Another World è un complesso progetto di rigenerazione urbana che prevede l’intervento di artisti ed artigiani nell’area di Via Dina Galli, 8 dove si trova la sede della ASL che accoglie minori (0-18 anni) con difficoltà o disturbi di carattere neurologico, psichiatrico, neuropsicologico e/o qualsiasi difficoltà del neurosviluppo. Il titolo stesso ha in nuce l’idea della possibilità di cambiare prospettiva di vedere e vivere il mondo e lo spazio con occhi nuovi. L’intero progetto prevede la realizzazione in step successivi di tre diverse fasi riguardanti rispettivamente l’area antistante l’ingresso – la facciata – l’area esterna adiacente.

L’idea di rigenerare attraverso l’arte un’area di frontiera a partire proprio da un presidio sanitario che ha il compito di tutelare il benessere psico-fisico dei più giovani, nasce dal basso, dal desiderio di medici, operatori e famiglie che operano all’interno del servizio, di poter dare loro qualche cosa di più.
L’Associazione Eco dell’arte ha raccolto la sfida proponendo un cambio di prospettiva, da qui il nome del progetto Another World che si rivolge a bambini, adolescenti, alle loro famiglie e, in generale, a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di cambiare il modo di percepire la realtà attraverso un’arte che non sia solo da guardare, ma da vivere e da sperimentare.
L’intento è restituire questi spazi articolati e complessi alla cittadinanza: potranno così tornare ad essere, grazie agli interventi artistici e ad una narrazione nuova, spazi da vivere in cui ritrovarsi in un’atmosfera positiva e stimolante.

Saranno invitati a lavorare, artisti, mosaicisti e giovani artisti; racconteranno, in un ideale e terapeutico percorso interiore, l’idea di crescita, di trasformazione nella differenza; la possibilità di riportare la natura in un paesaggio urbano in cui la nota dominante è il grigio del cemento; la possibilità di entrare in contatto con i propri eroi, con le proprie speranze; di riconoscere le proprie emozioni e infine, attraverso le immagini ispirate alle favole millenarie e sempre attuali di Esopo, ci riveleranno come sia possibile volgere in positivo ciò che apparentemente appare uno svantaggio così da poter superare i propri timori.
Le attività artistiche saranno affiancate da attività laboratoriali rivolte ai giovani utenti della ASL e appena possibile anche alla cittadinanza.

Il progetto, patrocinato dalla ASL Roma 1 e dal III Municipio, in collaborazione con Ater Roma proprietario dell’immobile, che sta provvedendo alla pulitura preliminare delle pareti, è promosso e realizzato da Eco dell’arte e curato da Elena Paloscia.
Sostengono il progetto A.N.SVI Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo, Laboratorio apprendimento e collaborano le Associazioni A.I.F.A. Lazio – odv – AIFA Lazio odv - Associazione Italiana Famiglie Adhd, CSV Centro di servizi per il Volontariato.

ECO DELL’ARTE
Eco dell’arte è un’associazione culturale senza fine di lucro, con sede a Roma nel III Municipio, che progetta e realizza iniziative  volte a valorizzare e a diffondere la conoscenza dell’arte e dei beni culturali materiali e immateriali, attraverso una comunicazione mirata per ogni tipo di utente, di età  e  per ogni ambito sociale.
Progetta eventi, incontri, conferenze e workshop, attività didattiche per grandi e bambini e ogni altra attività inerente l’arte in cui sia prevista la curatela, l’organizzazione e la comunicazione dell’evento per diffondere e rendere accessibile a tutti le diverse espressioni artistiche.

 

 

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